Classe visionaria

Classe visionaria

La nostra aula, per disegnare le parole, dove costruire silenzio e rumore, fra cielo e mare.

Di imparare non si finisce mai e quel che non si sa è sempre più importante di quel che si sa già. G. Rodari

La nostra aula è

con i banchi come un teatro
un posto dove aggiungere molti colori alla giornata
un armadio per raccogliere le cose fatte da tutti durante la storia
un prato per stare a piedi nudi.

Un posto dove si sta comodi, seduti per terra
dove costruire silenzio e rumore
dove si fa yoga per la mente
dove si incontrano tutti,
una stanza fra cinema e realtà.


La nostra aula ha una grande terrazza e un orto per la merenda,
ha il cassetto grande, delle cose dimenticate e di quelle ritrovate,
ha un barattolo enorme, che sembra vuoto e invece contiene le emozioni,
ha molti schermi e tenda dove avvengono le cose.

La nostra aula è un trasformatore di ricordi
con molte finestre per guardare fuori e divani per tutti, anche per i professori.


La nostra aula ha il soffitto di vetro, si vede il cielo, anche quando piove,
ha le pareti come un grande acquario, fra cielo e mare,
ha un tappeto enorme, morbido e trasparente per terra.


La nostra aula, più che un’aula, è una biblioteca di notte,
è sempre aperta e senza tempo,
ha i soffitti alti e al centro cresce un ciliegio con i fiori rosa che cadono giù.


La nostra aula è la prof sull’albero di ciliegio.