Giuseppe Cancelliere: credere in team

Giuseppe Cancelliere: credere in team

È innovatore digitale, CFO in appFORGOOD SRL e componente del team di AGID. Esplora il futuro con un team unito ed eterogeneo, la ricerca della soluzione più efficiente, la capacità di comprendere il cuore dei problemi.

Noi siamo a Matera. Siamo qui. E ci crediamo sinceramente.

Sono molto contento di questa iniziativa

Anche perché vorrei dire a tutti che anch’io mi sono formato nella vostra scuola: è un motivo in più e di orgoglio per me esserci. 

Il mio percorso di studi 

Mi ha portato fino a 24 anni, con in mano la laurea il master. A quel punto, mi sono chiesto chi sono, cosa sono in grado di fare, se so fare qualcosa, se il mercato mi apprezza. Questa risposta l’ho avuta dopo tre anni. Da lì, sui progetti, conoscenze e rapporti: da cosa nasce cosa. Abbiamo iniziato mettendo su una realtà che è partita dall’Internet Of Things

Come siamo partiti

Con due progetti presentati alla SMAU di Milano, la fiera dell’informatica, credo la più importante in italia. Abbiamo acquisito la prima fiducia di alcuni clienti e abbiamo iniziato il nostro primo progetto a Matera. Per farla breve, abbiamo iniziato a sviluppare le prime applicazioni Samsung. Alcune delle app che voi utilizzate e che si scaricano da Play Store vengono fatte dai ragazzi dietro di me qui a Matera. C’è tutto un percorso aziendale che ci ha portato oggi a lavorare con grandi clienti. 

Sostanzialmente noi cosa facciamo

Andiamo a migliorare tutte quelle linee dei processi di produzione che avvengono nelle grandi aziende. Facilitiamo chi lavora all’interno dell’azienda con queste soluzioni e sistemi innovativi. Oggi siamo una realtà siamo 36 ragazzi. Speriamo e auspichiamo con gran forza che ci siano nuove leve, nuovi ragazzi che si avvicinino al campo dell’informatica, perché noi saremmo pronti ad accoglierli. 

Cerchiamo personale quotidianamente 

Ci auguriamo che i ragazzi si avvicinano a questo mondo, perché prima di tutto è bello. Mi permetto di dire che è divertente ai ragazzi senza mete: qui si divertono. 

Credere in team, dentro un open space

Ci vuole un po’ di sacrificio, dare fiducia, capire realmente le forze che ha un team, che non sono quelle di nostre solitarie. In un team c’è un qualcosa in più per il nostro lavoro: questo è fondamentale.

Tutti noi abbiamo creduto nell’open space, perché l’obiettivo è la condivisione: qualsiasi cosa che io non so me la può dire il mio collega. Ci confrontiamo non solo nei momenti di pausa, al caffè o a pranzo. Lavorare in team è aiutarsi uno con l’altro, scambiarsi, condividere idee e questo crea un valore che da soli non saremmo in grado di generare. Per ogni team c’è un progetto.  Ogni team ha 4-5 persone.

Piano piano, i risultati arrivano 

Arrivano da soli a volte, inaspettati, ricercati altre volte. Noi già dopo tre anni abbiamo avuto i risultati che speravamo e oggi siamo quasi impressionati dalla mole di lavoro che abbiamo, dalla tutto ciò che ci circonda e ci auguriamo di continuare sempre in questo modo. Soprattutto lo facciamo in una terra che è presente: la stessa dove siete voi.

Perché mi alzo alle cinque del mattino

Posso dirvi che è il piacere di iniziare un nuovo percorso: è un pensiero che hai sempre, davvero anche la notte. L’importante è avere il piacere credere in quello che fai. Automaticamente ti vien voglia di farlo il prima possibile. A prima mattina. Così sono arrivato al punto dove sono oggi. E mi auguro di continuare sempre di più lungo questo percorso.